L’Economia Circolare non ha come obiettivo principale quello di ridurre le esternalità negative generate dall’adozione del modello lineare, ma quello di eliminare a monte la necessità di utilizzare materie prime vergini per tutte le attività economiche, integrando utilizzo dei materiali, protezione
degli ecosistemi e riduzione dell’impatto climatico come fattori di un nuovo modello economico e di business rigenerativo.
Questo richiede un notevole sforzo da parte di tutti gli attori, in particolare le imprese coinvolte nella trasformazione dei propri processi da un modello lineare a uno circolare, che vedono nell’economia circolare un’opportunità strategica di sviluppo economico per il Paese e sono portate, dunque, a introdurre e diffondere un cambiamento urgente in tal senso.
Il presente documento è volto all’individuazione di scenari utili a identificare prospettive e potenzialità dell’economia circolare per fare dell’Italia un modello di riferimento internazionale in questo campo.
L’obiettivo
L’obiettivo è di indicare il posizionamento dell’Alleanza per l’Economia Circolare rispetto ai fattori in grado di rallentare o accelerare il processo di transizione verso un’economia circolare in Italia, al fine di contribuire in modo proattivo allo sviluppo di un nuovo modello economico in grado di spostare la generazione di valore dallo sfruttamento di risorse naturali esauribili ad approcci tecnologicamente avanzati e innovativi, favorendo nel contempo lo sviluppo
e la riconversione del sistema produttivo nazionale. Inoltre, il Quaderno raccoglie le richieste e le proposte che l’Alleanza rivolge ai diversi stakeholder, in primis le istituzioni, per favorire e accelerare il passaggio dal paradigma lineare a un’economia circolare.
Il posizionamento presentato in questo documento è fondato sulla definizione che l’Alleanza ha dato al concetto di economia circolare: “un paradigma economico che mira a ridisegnare processi e prodotti attraverso un approccio sistemico, favorendo la diffusione di nuovi modelli di business e
una maggiore competitività delle aziende. In un modello economico circolare i beni e i servizi sono progettati privilegiando risorse rinnovabili, riciclate o rigenerate, e sono tali da consentire un loro uso efficiente ed efficace, da essere utilizzati per più tempo, per più funzioni o da più utenti, da generare
un impatto ambientale positivo in tutte le fasi del ciclo di vita, rigenerando le risorse naturali e puntando a minimizzare la produzione di rifiuti. I modelli di economia circolare si caratterizzano anche per una gestione efficiente e ottimale di sottoprodotti e rifiuti al fine di minimizzare lo spreco
di risorse e favorire il recupero di materia. Inoltre, l’economia circolare mitiga i rischi connessi alle principali sfide del pianeta e del mercato, disaccoppiando lo sviluppo economico e sociale dallo sfruttamento delle risorse esauribili”
Il documento
Il documento si apre con una review delle principali policy e normative relative all’economia circolare a livello europeo e nazionale che definiscono il perimetro di azione per le imprese e prosegue con una descrizione dello stato dell’arte dell’economia circolare tramite alcuni indicatori utili a tracciare una rappresentazione generale del fenomeno e a esaminarne la rilevanza. Si analizzano i fattori e le variabili, esogeni ed endogeni, che possono influenzare, in modo positivo o negativo, il modello industriale di economia circolare, utilizzando la metodologia PESTEL. Si identifica il posizionamento dell’Alleanza per l’Economia Circolare rispetto al contesto delineato attraverso l’analisi dei fattori, e l’individuazione del comportamento ottimale per far sì che anche gli elementi che oggi rallentano il processo circolare possano essere sfruttati per creare condizioni favorevoli. Tra le leve individuate a questo fine vi è l’utilizzo dell’innovazione per ridurre i costi e l’incertezza, facilitare l’adozione di beni e servizi circolari, e sfruttare l’economia circolare quale fattore di competitività nel contesto europeo e globale. Il capitolo si conclude con una sintesi delle azioni chiave riferito ai diversi stakeholder (policy maker, industria, mondo finanziario, ecc.) per poter dimostrare di essere un modello industriale credibile per tutti e che permetta di raggiungere obiettivi ambientali.